Ai piedi dell'Himalaya alla scoperta del popolo senza mariti

 

 

 

Di Laura Tirloni

 

 

Esiste un angolo di terra, unico al mondo, tra il Tibet e il sud est della Cina, sulle catene montuose dell’Himalaya, in cui le donne non si sposano mai, senza per questo rinunciare ai figli e alla presenza di padri responsabili.


 

Stiamo parlando dell'affascinante popolo dei Moso, anche conosciuti come Mosuo, che desta l'interesse del mondo intero per la sua struttura sociale di tipo matriarcale, in cui non esistono matrimoni e le donne rimangono a vivere per tutta la vita insieme ai propri genitori e alla loro prole.


 

In questa cultura sono le donne a decidere e scegliere il compagno con cui accoppiarsi ed avere dei figli. In questo caso, il partner prescelto dovrà arrampicarsi dalla finestra per trascorrere momenti di intimità nella stanza privata della donna, mentre il resto della casa dorme.

 


 

Ma come fa un uomo Moso a capire che è giunto il momento di arrampicarsi fino alla finestra di una donna per passare una romantica serata insieme a lei?


 

I segnali vengono lanciati durante le danze e le feste popolari, quando una donna interessata solleticherà il palmo della mano dell'uomo prescelto con il dito indice e in segno di risposta, questi le regalerà la sua cintura. Quando lei vorrà, appenderà la cintura alla sua finestra per invitare l’uomo a passare la notte con lei. In altri casi, la coppia parla apertamente della cosa e prende accordi.


 

Di fatto, per i Moso non è accettabile avere più partner allo stesso tempo, anche se ciò che li muove è l'idea che una relazione d'amore spesso non può durare tutta la vita.


 

I nascituri restano pertanto a vivere con la madre nella casa familiare, con i nonni, e le camere delle donne rimangono private per avere il controllo della loro vita intima, mentre i maschi dormono insieme in camerate comuni.


 

Anche se non molto frequente, quando il padre decide di farsi carico dell’educazione dei figli insieme alla madre, deve presentarsi nella casa di famiglia portando dei doni alla matriarca, che se accettati, decreteranno la possibilità per lui di far visita al figlio e di vivere nella casa quando lo desidera.


 

Di fatto, quando una coppia Moso decide di 'separarsi' lo fa naturalmente, senza conflitti derivanti dalla spartizione di eventuali beni in comune (che non esistono) o dalla gestione dei figli.


 

La cultura Moso sopravvive immutata da secoli, immersa nella pace del vivere, in quell’angolo di terra isolato sulle catene dell’Himalaya.

 


Autore: Laura Tirloni