Bucarest: nel profondo della Romania

BucarestL’etimologia del nome della capitale della Romania, è davvero molto suggestiva; secondo gli studiosi, infatti, il nome “Bucarest” (Bucuresti in romeno), deriverebbe da quello di un pastore che si chiamava Bucur che in lingua romena significa “colui che è gioioso”. Da qui, nasce “Bucarest” che viene comunemente tradotto con “la città della gioia”.

Città che nel corso dei secoli ha attraversato numerose vicissitudini storiche di indiscussa rilevanza, Bucarest ha subito una netta trasformazione negli anni ’70 del secolo scorso, quando, a causa di un forte sisma che portò alla distruzione di buona parte del centro storico, l’allora dittatore Nicolae Ceausescu ordinò un’opera di ricostruzione basata su un’architettura tipicamente di regime.

Simbolo massimo dell’oppressiva dittatura di Ceausescu è anche la Casa del Popolo, oggi il Palazzo del Parlamento, che con la sua estensione di 2250000 metri cubi si è aggiudicato il 2° posto nella classifica degli edifici amministrativi più grandi del mondo, superato solo dal Pentagono.

Se volete conoscere anche il lato più naturalistico di questa città del sud della Romania, allora dovete visitare il Parco Carol, il polmone verde della città e luogo di incontro e svago per gli abitati di Bucarest.

Questo spazio verde, progettato dall’architetto francese Redont, si estende per ben 45 ettari ed ha al suo interno molti luoghi di interesse, tra cui il Museo Nazionale Tecnico, la Fontana dello Zodiaco e un Lago di quasi 2 ettari attraversato da un ponte che congiunge le due estremità del Parco.

Per tutti gli appassionati di storia e cultura antica, niente di meglio di una visita all’originale e suggestivo Museo del Villaggio, ubicato all’interno del Parco di Herestrau nel quale è possibile ammirare alcune costruzioni tipiche del territorio romeno, come le casette e le chiese di legno tipiche dei territori più interni.

Sempre rimanendo nell’ambito delle attrazioni di carattere storico, merita una visita anche il cosiddetto Arco di Trionfo, un’opera in legno e stucco risalente al 1922 che commemora la partecipazione della Romania alla Prima Guerra Mondiale. 


Autore: Marianna Norillo