Nelle atmosfere carioca di Rio De Janeiro

Di Laura Tirloni - Giace a nord del Tropico del Capricorno, nel punto d'incontro tra catene montuose e Oceano Atlantico e già a prima vista appare subito chiaro perché Rio de Janeiro sia considerata, da molti, la città più bella del mondo. La 'Cidade Maravilhosa' ospita un paesaggio davvero unico tra colline, acque che scorrono nell'entroterra della metropoli, foreste che lambiscono l'area delle favelas, svettanti e moderni grattacieli, lagune, spiagge da sogno e poi la gente, il popolo carioca, con la sua vitalità ed esuberanza inconfondibili. Rio è tra le città più grandi e popolose del mondo ed è anche una città di contrasti.

Benessere e povertà, morro e asfalto, ossia il grigiore delle favelas-ghetto sulla collina (morro), dove vive il 20% della popolazione, e l'opulenza delle lussureggianti residenze dei ricchi, nei quartieri dotati di strade (asfalto). La spiaggia sembra essere il luogo d’incontro tra questi “due mondi”. Come un frullatore, riduce le diversità e rende tutti più simili. Questo è quello che appare agli occhi dell'attento turista ed è ciò che contribuisce a rendere Rio una città difficile, dura, ma dalle forti emozioni. La metropoli oggi rappresenta uno dei principali centri economici del Brasile e appare impegnata nel ridurre le diseguaglianze, la marginalizzazione e la criminalità. Ma è anche un laboratorio dal punto di vista sociale e culturale e la sede di importanti eventi che proiettano tutto il Sudamerica in una nuova dimensione internazionale.
Tra le sue maggiori attrazioni, eletta tra le sette meraviglie al mondo, svetta sicuramente la statua del
Cristo Redentore: un mito, un sogno, la vera protagonista di Rio de Janeiro. L'immensa statua si affaccia dagli 800 metri di altezza sulla cima del Corcovado, montagna icona dalla forma dolce, e raffigura il Cristo che abbraccia, in un gesto ideale, l’intera città e ne redime l’umanità.

 

Il panorama che offre è inimmaginabile e rende possibile intravedere perfettamente le spiagge, i quartieri della zona sud, la Lagoa Rodrigo de Freitas, il centro, le vie che conducono alla zona nord e alla Baixada Fluminense, lo stadio Maracanã e molto ancora. Altro luogo icona è il Pan di Zucchero, una montagna ricoperta di un verde lussureggiante, le cui pareti di roccia salgono fino a poco meno di 400 metri per poi ridiscendere a strapiombo nel blu del mare. Salire con la funivia made in Italy, che quest'anno compie i 101 anni di attività, è sempre un’esperienza emozionante. Dal Pan di Zucchero si gode una vista meravigliosa di Copacabana e di Botafogo. La città vanta inoltre decine di spiagge per tutti i gusti: spiagge con hotel (Copacabana e Ipanema), calette appartate, arenili dalle calme acque e altri con elevato moto ondoso, tranquille spiaggette per famiglie, altre per chi pratica kite surf e surf; spiagge insulari e dedicate al naturismo. A Rio, è bene saperlo, esiste un vero e proprio culto della spiaggia, che tra l'altro è sempre libera e a disposizione del turista. L'energia positiva non manca davvero.

2056 Rio Ipanema

Una visita meritano anche Santa Teresa, quartiere immerso tra le colline del centro, con gli splendidi edifici Art Déco e i mosaici del parco; Lapa, il quartiere del ritmo, dove suoni di samba, forró e choro riecheggiano dagli affollati nightclub. E poi  Rocinha, la favela più grande del mondo, che conta più di 150 mila abitanti e riflette il lato più oscuro e nascosto della città, quello degli invisibili. Rio è tutta qui, nell'atmosfera unica che si respira che non ha eguali al mondo. Nella vitalità e nell'esuberanza della gente carioca. Nella voglia di vivere, nonostante tutto.


Autore: Laura Tirloni