Isole Aran e il fascino del Nord

Di Laura Tirloni - Amate la natura in tutte le sue forme e la quiete unica che sa regalare? Ne avete fin sopra i capelli delle mete turistiche affollate e chiassose e preferite i luoghi appartati? Se la risposta è affermativa ad entrambe le domande, le Isole Aran sono ciò che fa per voi. Le Oileáin Árann (in gaelico) sono un arcipelago costituito da tre piccole isole: Iris Mór (Big Island), Iris Meain (Middle Island) e Iris Oirr (isola orientale), che si trova all’imbocco della baia di Galway, nella verdissima terra del trifoglio. Tutte e tre le isole messe insieme contano all'incirca 1300 abitanti. All'arrivo sarete piacevolmente accolti da paesaggi incredibili, che rinviano a tempi antichi; fortezze preistoriche, castelli medievali, ma anche scogliere a picco sul mare, spiagge, oltre a tradizioni e usanze ben radicate negli isolani. Una terra brulla, interamente ricoperta di pietra calcarea e divisa in tanti piccoli terreni delimitati da muretti a secco.

Inishmore

Un paesaggio cupo e silenzioso nelle giornate tempestose, più mite sulle spiagge sotto il sole estivo, tumultuoso e maestoso nelle scogliere che si affacciano sull'Oceano Atlantico. L'atmosfera che si respira è quella suggestiva del nord. A tratti malinconica, a tratti intimista, di quelle che riconciliano con la vita. Ad Iris Mor, la più grande delle tre isole, potrete pernottare in qualche alberghetto e inoltrarvi a Cill Rónáin, il principale villaggio dell'arcipelago, ammirandone i tipici cottage dai tetti di paglia, intrattenendovi negli antichi pub o dedicandovi a qualche spesa.

11. A snug Inishmore cottage

La vita qui è lenta, fatta di piccole cose, di gesti quotidiani e di tradizioni che gli abitanti amano raccontare ai viaggiatori. Da visitare sicuramente i monumentali forti preistorici, come il Dun Aengus, posto su una ripida scogliera, imperdibile all'alba o al tramonto, per chi vuole fare un pieno di emozioni, con il sottofondo unico delle onde che si infrangono sulle rocce. Le isole Aran sono anche conosciute come Aran of the Saints perché vi sono stati sepolti molti santi irlandesi e l'importanza della cristianità è testimoniata dalla presenza di numerosi resti di chiese e siti monastici. Il più importante è il Teaghlach Éinne, con i resti della piccola chiesa di Enda, in parte ricoperta dalla sabbia trascinata dal vento battente.

I punti panoramici sicuramente da non perdere sono il Dún Aonghasa, il faro di avvistamento vicino a Dún Eochla e la chiesetta Teampall Bheanáin, dove concedersi un panorama unico di Cill Rónáin. Sull’isola di Inis Meáin, dal Cathaoir Synge (la sedia su cui lo scrittore John Millington Synge amava sedere per ore davanti al mare) potrete ammirare uno splendido scorcio sull’isola di Árainn. Coronare la visita con una sosta al ristorante The Aran Fisherman ad Inis Mor, è buona cosa. Dopo il ristorante, tappa d’obbligo al pub Joe Watty’s per concludere la serata con un'immancabile Guinness, gig dal vivo di musica tradizionale e scambiare quattro chiacchiere con i locali. In gaelico, s'intende.






Autore: Laura Tirloni