In viaggio attraverso la Costa d'Avorio

 

Di Laura Tirloni - Un viaggio in Costa d’Avorio permette di visitare luoghi di indubbio interesse e di entrare in contatto con le popolazioni autoctone, le loro tradizioni e la loro religione. Dopo la pesante crisi del 2010-2011 si registrano evidenti progressi in termini di sicurezza, nonostante si registrino ancora violenti incidenti in alcune aree del Paese. Ristabilire un sistema di sicurezza del tutto operativo richiederà del tempo. Intanto, le principali città ( San Pedro, Abidjan, Bouaké e Yamoussokro) godono di un certo livello di sicurezza per poter essere visitate con relativa tranquillità. La capitale politica è Yamoussoukro; Abidjan rappresenta il cuore pulsante del Paese. Qui si possono incontrare tante atmosfere quanti quartieri. Bouaké è invece il secondo centro urbano della Costa d'Avorio.

In considerazione delle norme di sicurezza, di cui è bene essere sempre aggiornati, un viaggio in questo straordinario Paese dovrebbe sicuramente includere un passaggio nell'area del monte Rombo-boka, ricco di pozzi auriferi che hanno favorito la nascita di un artigianato di statuette, batik e gioielli d’oro. Nella parte occidentale, più montuosa, s'incontra la città di Man, distesa su un tappeto verdeggiante di cascate e incantevoli ponti di liane. La regione a sud-est è per lo più costituita da lagune costiere, mentre quella meridionale appare coperta da una fitta foresta tropicale. La parte centrale è delimitata dalle foreste costiere e dalla sterminata savana. Il Nord è piuttosto pianeggiante, con basse montagne a nordovest. Il litorale alterna spiagge di sabbia fine, fiancheggiate da piantagioni di palme da cocco a sud est, e a una serie di baie sabbiose e scogliere a sud ovest. A ciò si aggiungono le acque lagunari, che offrono la possibilità di praticare tutti gli sport nautici.

Nel 1893 la Costa d'Avorio divenne una colonia francese, e nel 1958, proclamò la sua indipendenza. Il Paese attraversò un ventennio di forte crescita economica e diventò il primo stato al mondo nella produzione del cacao nonché il primo in Africa nella produzione di caffè, olio di palma e ananas. La Costa d'Avorio rappresentava il vero miracolo economico africano, fino alla recessione dei primi anni '80, che ebbe forti ripercussioni sul settore agricolo. Dopo anni di turbolenze e instabilità politica, nell'aprile 2011, Alassane Ouattara è stato proclamato nuovo presidente della Costa d'Avorio.

Questo è un Paese ricchissimo sul piano etnico e la maggior parte delle popolazioni sono animiste. E' estremamente affascinante assistere alle feste rituali e alle cerimonie iniziatiche a ritmo di flauti e tam tam che scandiscono i raccolti (festa dell'ignam), l'ingresso in una nuova fascia d'età oppure le cerimonie funebri. Ogni etnia è caratterizzata dalle sue proprie tradizioni e da un proprio spirito di clan. All'interno di alcuni di questi gruppi, la solidarietà tra i membri, il rispetto assoluto dei tabù e la sottomissione al capo sono regole inviolabili. Per questo motivo a un visitatore non è consentito l'ingresso in un villaggio senza essere stato invitato dal capo villaggio, con il quale dovrà prendere accordi in precedenza, attraverso la diretta mediazione di una guida. Buon viaggio dunque, e buon mal d'Africa!


 

 


Autore: Laura Tirloni