Honfleur - la Normandia degli Impressionisti

Di Laura Tirloni - Honfleur, accogliente cittadina di pittori e dell’Impressionismo, che con le sue luci cangianti ha ispirato artisti del calibro di Monet, Boudin, Courbet. Un luogo suggestivo in cui è piacevole aggirarsi tra le caratteristiche stradine alla scoperta dei monumenti, musei, mercatini tradizionali, delle gallerie, delle antiche facciate e dei tipici ristoranti lungo il Vieux-Bassin. Honfleur ha infatti saputo mantenere inalterato l'antico fascino e preservare le testimonianze del suo ricco passato storico e marittimo, che nel tempo l'hanno resa una delle cittadine più visitate di Francia. La sua fama è dovuta soprattutto al fascino irresistibile del suo antico centro storico, con le stradine acciottolate, le facciate a graticcio, le boutique, i ristoranti tipici, gli eleganti hotel, i monumenti di interesse, oltre alla ricchezza del suo patrimonio artistico e culturale. Soggiornare a Honfleur è anche concedersi una gita in battello nell'estuario, o un concerto, oppure sdraiarsi sulla spiaggia e godere della quiete che il luogo sa offrire.

Da non perdere una visita alla Chiesa di Sainte Catherine, interamente in legno, alla Chiesa di Saint-Etienne, divenuta Musée du Vieux Honfleur e alla Chapelle Notre-Dame-de-Grâce. Bello anche inoltrarsi nella pittoresca Vieux-Bassin, cuore pulsante della cittadina, con le affascinanti facciate, alte e strette, delle sue case antiche. Merita una visita anche La Lieutenance e la Porta di Caen, dove ammirare i resti delle fortificazioni, così come i Graniers à sel, un ampio complesso in pietra datato 1670. Ex deposito del sale, oggi è stato riconvertito a residenza di lusso che ospita concerti, mostre e conferenze.

Per l'ottimale collocazione geografica, Honfleur può costituire il punto di partenza di gite ed escursioni nel territorio dell’Augeron, per scoprire la “route du sidre” (strada del sidro) e la “route des fromages” (strada dei formaggi); oppure per seguire le testimonianze degli impressionisti, passeggiando lungo le rive della Senna.


Autore: Laura Tirloni