Tristan da Cuhna - L'isola piu' remota al mondo

 

 

 

Di Laura Tirloni - Tristan da Cunha è forse l'isola abitata più remota al mondo, a causa della sua distanza dai continenti e della mancanza di porti e aeroporti. L'isola misura 98 km², si trova immersa nell'oceano Atlantico meridionale, a 2.431 km al largo di Città del Capo e appartiene al territorio britannico d'oltremare di Sant'Elena (dove fu imprigionato Napoleone tanto per intenderci), situato a 2.172 km più a nord.

Non è per nulla facile raggiungerla: non esistono infatti collegamenti regolari e ci vogliono ben sette giorni di navigazione da Cape Town. Una nave della compagnia Sudafricana che ha in concessione la pesca dell'aragosta nelle acque circostanti, ogni tre o quattro mesi salpa per effettuare una battuta di pesca e approda sull'isola. Il governo inglese, da parte sua, ha armato una nave che percorre la rotta tra Sant'Elena, Tristan, Ascension, Falkland. Una volta all'anno si ferma per due giorni nelle acque antistanti l'isola. Se le condizioni del mare sono favorevoli, gli abitanti raggiungono la nave consentendo lo sbarco dei passeggeri e lo scarico delle merci. Se il mare è in tempesta, se ne riparla l'anno dopo. E' così da due secoli, da quando l'isola iniziò ad essere permanentemente abitata.

Fino agli anni Novanta l'unico modo possibile per comunicare con gli isolani era il telegrafo o la radio, che veniva usata per mettersi in contatto con le navi di passaggio.

La posta impiega circa sei mesi per giungere a destinazione. Solo recentemente, nell'ufficio dell'amministratore locale (che ha delega di poteri da parte del Governatore di Sant'Elena, il quale risponde al governo inglese) è stato installato un telefono satellitare e la posta elettronica. E' invece impossibile contattare personalmente i singoli abitanti, perché le case non hanno né telefono, né televisione. Sull'isola c'è solo una videoteca pubblica per il noleggio di videocassette.

L'aspetto interessante e per certi versi unico è che la comunitá isolana vive secondo un principio di uguaglianza, in base al quale le spese e i ricavi vengono egualmente suddivisi tra tutti i membri della comunità, evitando così che alcuni si arricchiscano a discapito degli altri.

Secondo le consuetudini degli abitanti, ogni persona che non abbia un lavoro ha il diritto e dovere ad averne uno non appena disponibile, i beni della comunità appartengono a tutti e non esiste la proprietà privata o individui che impartiscono comandi agli altri. Non esiste la criminalità e si vive con le porte di casa aperte (quando si dice un altro mondo!).

Di estremo interesse anche gli aspetti legati all'evoluzione della flora e della fauna in un contesto così remoto e protetto da infiltrazioni esterne.

L'isolamento e il modo di vita degli isolani ha senza dubbio trasformato Tristan da Cunha in una vera e propria leggenda.

 


Autore: Laura Tirloni