Bella Danzica, bella sul serio

 

 

Di Laura Tirloni

 

 

Danzica è una splendida cittadina da segnare in agenda, sia per la sua posizione geografica sul Mar Baltico, sia per la sua tormentata storia che l'ha resa unica rispetto alle altre città polacche.

 

Nel 1980 con gli scioperi nei cantieri di Danzica e il movimento sindacale di lavoratori "Solidarność" guidato da Lech Walesa, inizia infatti un lento cammino verso la fine della guerra fredda e l'indipendenza dal potere russo. Un movimento che in venti anni ha contribuito a liberare il paese dal comunismo. Nella bella Mostra situata proprio accanto all’ingresso della storica fabbrica Stocznia Gdanska, si possono ripercorrere le principali tappe della Polonia verso la democrazia. Dopo la Polonia, uscirono dal regime anche Ungheria e Germania Est (il 9 novembre) con la storica caduta del Muro di Berlino.

 

Attualmente Danzica è composta da tre centri urbani: Danzica, Sopot e Gdynia. Le tre città, pur mantenendo una loro autonomia amministrativa, di fatto costituiscono un'unica metropoli e sono perfettamente collegate da una efficiente rete di trasporti.

 

La città sta attraversando oggi un momento di forte e accelerato processo di globalizzazione, pur mantenendo intatta la sua affascinante identità. Durante la Seconda guerra mondiale fu quasi completamente distrutta ma, nel corso degli ultimi anni, il centro storico è stato meravigliosamente ristrutturato, tornando al suo originario splendore.

 

Al turista Danzica si presenta sotto molteplici aspetti: da un lato il passato comunista che sembra ancora impregnare ogni angolo della città, dall’altro la bellezza della Città vecchia che si estende a partire dalla via principale Dluga, fino ai canali della Vistola che poi confluiscono nel Baltico.

Una città affascinante anche per le sue cicatrici, piena di riflessi nordici: i gabbiani, il cielo veloce, il tipico color ruggine dei palazzi, i vialetti, le finestre quadrettate e i pittoreschi portoncini rialzati con scalette. Bella Danzica, bella davvero.

 

La sensazione, girando per i quartieri, è di trovarsi in un luogo in divenire. A partire dal centro storico, completamente pedonale, che ruota intorno alla Strada Reale.


Proseguendo lungo il fiume
Motlava, s'incontrano gli antichi magazzini e i granai cittadini trasformati in hotel di design.

 

Da non dimenticare anche l’area dei Cantieri Navali, una città nella città.

 

E dulcis in fundo perché non godere a piedi o in bicicletta degli splendidi sentieri presenti nei 20mila ettari di bosco protetto alle spalle della città? Le numerose piste ciclabili presenti sul territorio renderanno la visita una vera passeggiata.


 


 


Autore: Laura Tirloni