E' tra i piu' grandi capolavori italiani ma e' quasi sconosciuto

 

 

Di Laura Tirloni

 

 

Anche conosciuto come il Colosso dell’Appennino, il Dio delle Montagne è una vera opera d'arte italiana, ancora poco conosciuta.

 

Alcuni studiosi affermano che si tratti di una creatura a metà fra uomo e roccia, mentre altri sostengono che l'opera nasconda un grande segreto.

 

L'enorme struttura in roccia che raggiunge i 10 metri di altezza, si trova in Toscana, nel parco mediceo di Pratolino, nei pressi di Villa Demidoff, dalla famiglia di industriali russi che l’acquistò nel 1872, mentre lo scultore che la realizzò nel 1500 sarebbe il grande artista fiammingo Giambologna, attivo per tutta la sua vita in Italia e in particolare a Firenze.

 


 

Uno degli aspetti più suggestivi del Dio delle Montagne, o Colosso dell’Appennino, oltre al pittoresco laghetto che ne fa da cornice, sarebbe proprio il mistero che lo avvolge e che vede la presenza di un segreto al suo interno, dove è possibile addentrarsi negli stretti cunicoli quasi impenetrabili e nelle numerose stanze delle grotte che lasciano senza fiato per la loro bellezza.


 

Proprio sulla testa del Dio delle Montagne si sarebbe dovuto realizzare un grande camino che avrebbe permesso la fuoriuscita del fumo dalle narici e di intravedere le fiamme negli occhi.


 

Si tratta di una delle più grandi e ambiziose opere della Toscana, anche se ancora poco conosciuta, e questo aspetto la rende una scoperta ancora più interessante.


 

Ma questa non è l’unica attrazione del parco di Pratolino. Il Colosso è infatti circondato da una natura rigogliosa, boschi, alberi secolari, cascate, fontane e altre sculture che col passare del tempo sono state rivestite da muschi e licheni, conferendo all'intero complesso un’aria quasi fiabesca, che irrimediabilmente seduce il visitatore.

 


Autore: Laura Tirloni