la dogana pontificia di Radicofani

Andando verso Siena, sulla via Cassia si incontra Radicofani che fu per secoli una delle piazzeforti pi� importanti d�Italia.
Oltre alla via Cassia ha rappresentato un controllo di tutta l�ampia zona circostante e cio� il territorio di Siena, Grosseto, Perugia ed anche Orvieto e Viterbo.
La Rocca appare da decine di chilometri di distanza. Ne resta un torrione quadrangolare circondato da resti di fortilizii pi� recenti. Il tutto � in realt� una ricostruzione moderna su forme medioevali. Radicofani fu costruita infatti ne Duecento, rifatta nel 1565 e abbattuta nel Settecento.
Nel borgo medievale,il monumento pi� insigne � la chiesa romanica di San Pietro, del secolo XIII, che conserva all�interno una splendida collezione di terrecotte robbiane e di statue lignee, tra cui spicca una Madonna con Bambino di Francesco di Valdambrino.
Radicofani, con la sua Rocca e con la sua storia e non ultimo le vicende di Ghino di Tacco , brigante vissuto nel XIII secolo, � conosciuta nel mondo e certamente queste note non aggiungono molto.
Ma forse � meno noto il fatto che Radicofani sia uno dei centri importanti della via Francigena ed al tempo stesso sia ubicata proprio ai confini tra il granducato di Toscana e lo stato pontificio entrambi ricostituiti nelle sue dimensioni geografiche nel congresso di Vienna del 1815.
Ebbene proprio sulla via Cassia, nella confluenza con la strada che conduce alla rocca, � situata la dogana pontificia : una bella villa medicea sorta come casa di caccia di Ferdinando I, e poi trasformata in albergo e dogana per i viaggiatori.
Vi sostarono nei loro viaggi tra gli altri Montaigne, Charles Dickens e i papi Pio VI e Pio VII.
Di fronte, vi � un�elegante fontana in pietra dominata da un grande stemma dei Medici.

Autore Cesare Albanesi  http://curiosareconfantasia.blogspot.com/

Autore: Cesare Albanesi