Corsi d'acqua e chiuse navigando da San Pietroburgo a Mosca

Tra le grandi opere di ingegneria che si sono realizzate nel corso dei secoli, a partire dall�et� egizia, si inseriscono appieno le imponenti costruzioni di chiuse compiute in Russia per rendere navigabili i corsi d�acqua in ampi tratti del territorio come quella vasta area ara che va da San Pietroburgo a Mosca
Gi� al tempo dello Zar Pietro il Grande le turbolenze atmosferiche dell'autunno russo sul lago Ladoga come gli insidiosi banchi di sabbia e detriti nelle zone dello sbocco di uscita del fiume dal lago ne rendevano pericolosa la navigazione e procuravano frequenti perdite di navi, merci e vite umane. Le basse, prevalenti di 8 � 10 metri facevano nascere corte ma ripide onde, che spesso rendevano impossibile alle numerose ed usuali grosse navi a chiglia piatta di entrare nel lago attraverso la Neva o lo sbocco del fiume Svir'.
Con l'incremento del traffico merci dalla zona centrale della Russia alla nuova capitale San Pietroburgo e al mare Baltico si moltiplicarono pertanto le richieste di vie d'acqua pi� sicure, cosicch� furono impegnati abili ingegneri nel piano di nuove vie d'acqua.
Ma quando si parla di realizzazioni delle chiuse idrauliche , concepite gi� al tempo di Leonardo da Vinci, il riferimento va soprattutto alle opere sviluppate nel periodo staliniano quando fu dato l�avvio alla realizzazione di chiuse sul canale Moscova.Volga o Canale di
Ci� comport� l�impiego di pi� di un milione di uomini,di prigionieri del Gulag fra cui molti persero la vita e furono seppelliti nelle fosse comuni
L�obiettivo di Stalin fu triplice:
In primo luogo, si trattava di fornire l'acqua potabile a Mosca. Sotto le mura del Kremlino, non era raro di poter attraversare la Moskova a piedi. Gli occhi di Stalin si sono allora diretti verso la Volga: un canale di 128 km era sufficiente per collegarla alla capitale. In secondo luogo,volle assicurare il collegamento di navigazione tra la Moskova e la Volga, condizione indispensabile per creare un "porto dai 5 mari" nella capitale russa. Ed infine volle creare una catena di produzione idroelettrica con la messa in servizio di 8 dighe. A tutto ci� si aggiunge una ragione soggettiva: bisognava far partire alle porte di Mosca un cantiere gigante che potesse diventare un simbolo. Della grandezza del mondo sovietico.
La metropolitana di Mosca (1935) e il Canale Moskova-Volga sono le due realizzazioni pi� emblematiche dell'epoca staliniana.
Si tratt� infatti di un cantiere gigantesco: 200 milioni di metri cubi di terra scavata, 3 milioni di metri cubi di cemento, 7 dighe di cemento, 8 dighe di terra, 15ponti, 11 chiuse, 2 tunnel e il Terminal Nord, da dove si attracca a Mosca con la sua stazione marittima. Non bisogna dimenticare inoltre le 5 stazioni di pompaggio che spingono l'acqua della Volga verso la Moskova.
Per un viaggiatore che si trovi a percorrere in navigazione il percorso di San Pietroburgo a Mosca il viaggio � dunque assai suggestivo e pieno di interesse dal punto di vista naturalistico e storico.
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Autore: Cesare Albanesi