Semplicita' e raffinatezza alla Rotonda di San Tome'

A pochi km da Bergamo sorge un edificio religioso il cui aspetto esteriore tondeggiante ed essenziale nasconde all’interno un incredibile capolavoro di architettura romanica-lombarda.

Si tratta della Rotonda di San Tomè ad Almenno San Bartolomeo, così perfettamente conservata ed elegante, nella sua semplicità, da far pensare di trovarsi dentro ad una scenografia studiata appositamente su giochi di luce e ombre, volumi e linee in cui le pietre perdono la loro pesantezza.

Un ingegnoso sistema di colonne ed arcate su tre piani volumetrici che si sviluppano attorno ad una pianta circolare contribuiscono, infatti, a creare un aspetto leggero e raffinato, anche se privo di ornamenti appariscenti relegando solo ai bei capitelli la funzione decorativa. Dedicata a S.Tommaso, l’attuale Rotonda risale al 12° secolo quando il vescovo di Bergamo la fece ricostruire sui resti di un tempio precedente.

Dopo lunghi periodi di declino e incuria, fu riportata verso il recupero nel 20° secolo svelando una serie di curiosità che potrebbero farla intendere come un gigantesco orologio di pietra.  

 

La luce del sole che passa attraverso le numerose finestrelle dei muri esterni cade infatti su ogni singola colonna, illuminandone una per volta ad ogni ora e in un punto preciso solo una volta nell’arco dell’anno. Inoltre, solo negli equinozi di primavera e autunno la luce colpisce un punto definito dell’abside.

Se poi si aggiunge il contesto paesaggistico che la circonda, tra i campi e in cima ad una collinetta ricoperta di boschi con lo sfondo delle montagne, l’atmosfera non può che emanare armonia e serenità.

 


Autore: Luciana Cattaneo