Situato a circa 90 metri sul livello del mare, Terra Murata è il punto più elevato e storico di Procida. Un vero e proprio balcone naturale sul Golfo di Napoli, con viste spettacolari che abbracciano l’isola, il Vesuvio, Ischia e Capri.
Il nome stesso evoca l'antica funzione difensiva di questo nucleo fortificato, che nei secoli è stato il fulcro politico, religioso e militare dell’isola.
Terra Murata è considerata il primo insediamento stabile di Procida. La sua posizione elevata e facilmente difendibile ne ha fatto il luogo ideale per i primi abitanti, soprattutto durante i frequenti attacchi saraceni e pirateschi.
Nel corso del tempo, il borgo è cresciuto attorno al Castello d’Avalos e all’Abbazia di San Michele, divenendo il centro della vita amministrativa e religiosa dell'isola.
Il Castello d’Avalos fu costruito nel 1563 dal Cardinale Innico d’Avalos d’Aragona per difendere la comunità dagli assalti dal mare. L’imponente struttura fu pensata come cittadella fortificata, completa di mura bastionate, feritoie e cortili interni.
Nel tempo, il castello fu trasformato in residenza reale e poi, nel XIX secolo, in carcere di massima sicurezza. Il penitenziario è rimasto in funzione fino al 1988 ed è oggi oggetto di recupero e valorizzazione.
Nel borgo si trova anche lo storico palazzo della famiglia De Iorio, risalente al XV secolo. La leggenda narra che qui abbia vissuto Giovanni da Procida, illustre figura storica legata ai Vespri Siciliani, nonché uno dei primi feudatari dell’isola.
L’edificio è un esempio pregevole di architettura patrizia isolana, con elementi rinascimentali e barocchi integrati nel tessuto urbano compatto del borgo.
Oggi Terra Murata è un luogo silenzioso e ricco di fascino. Passeggiando tra vicoli in pietra, archi, balconi fioriti e portoni antichi si respira il tempo che fu. Ogni angolo racconta una storia.
Il belvedere di via del Borgo è tra i punti panoramici più emozionanti di tutta Procida: da qui il tramonto sul mare è un’esperienza indimenticabile.