La cucina di Zanzibar è un affascinante mosaico di tradizioni culinarie. Swahili, indiani, goani, arabi, cinesi, thailandesi e italiani hanno lasciato la loro impronta nella gastronomia locale. Questa commistione di culture si esprime in piatti dai sapori intensi, profumati e speziati.
Non a caso Zanzibar è conosciuta come "l’isola delle spezie". I suoi suoli fertili producono cardamomo, chiodi di garofano, cannella, pepe nero e molte altre essenze che arricchiscono i piatti e profumano l’aria dei mercati.
L’isola regala anche frutti come mango, noci di cocco, frutti di Jack e fiori di hibiscus, gelsomino e ylang-ylang. La loro presenza nei piatti o nei profumi venduti nei mercatini è parte dell’identità sensoriale di Zanzibar.
I mercatini locali sono veri scrigni di tesori: bui-bui, batik, khanga variopinti, oli essenziali di chiodi di garofano o sapone all’ylang-ylang, spezie, stoffe e prodotti naturali confezionati in scatole finemente decorate. Camminare per le strade di Zanzibar è un viaggio attraverso profumi, sapori e colori.
La gastronomia zanzibarina non è solo cibo, ma cultura viva e condivisa. I piatti come pilau, samaki wa kupaka (pesce al cocco), zuppe speziate e frutta fresca incarnano una lunga storia di scambi e contaminazioni culturali.