Il Parco Nazionale Gran Paradiso, istituito nel 1922, rappresenta il primo parco nazionale italiano e uno dei più antichi d'Europa, nato dalla lungimiranza del re Vittorio Emanuele II che donò allo Stato le sue riserve di caccia reali per creare un'area protetta destinata alla conservazione dello stambecco alpino. Con i suoi 70.000 ettari di territorio protetto che si estendono tra Valle d'Aosta e Piemonte, il parco custodisce ecosistemi alpini di straordinaria ricchezza e bellezza.
Il Gran Paradiso (4.061 m), la vetta più alta interamente italiana che dà il nome al parco, domina un territorio selvaggio dove ghiacciai millenari, laghi alpini cristallini, vallate verdeggianti e pareti rocciose verticali creano scenari di incomparabile bellezza. Questo santuario della natura alpina rappresenta un laboratorio vivente per lo studio degli ecosistemi di montagna e un esempio virtuoso di conservazione che ha permesso di salvare dall'estinzione specie animali e vegetali uniche.
Lo stambecco alpino è il simbolo indiscusso del Parco Nazionale Gran Paradiso e rappresenta una delle più grandi storie di successo della conservazione europea. All'inizio del XX secolo, questa magnifica specie era ridotta a poche decine di esemplari confinati nelle valli del Gran Paradiso, salvati dall'estinzione solo grazie alla protezione accordata dai Savoia nelle loro riserve di caccia reali.
Oggi il parco ospita oltre 2.700 stambecchi che vivono liberi tra pascoli alpini e pareti rocciose, rappresentando la popolazione più numerosa e geneticamente pura delle Alpi. L'osservazione di questi magnifici animali, con i loro caratteristici corni ricurvi e la loro agilità sulle rocce più impervie, costituisce un'esperienza indimenticabile per i visitatori del parco. I maschi adulti possono raggiungere i 100 kg di peso e vivere fino a 20 anni, mentre le femmine si riuniscono in branchi con i piccoli creando scene di vita selvaggia di grande suggestione.
Il Parco Nazionale Gran Paradiso protegge una biodiversità eccezionale che comprende oltre 1.000 specie di piante superiori, 100 specie di uccelli e 38 specie di mammiferi. Oltre agli stambecchi, il parco ospita importanti popolazioni di camosci, marmotte, volpi, ermellini, lepri variabili e ungulati come cervi e caprioli nelle zone di fondovalle.
L'avifauna del parco include specie di grande interesse conservazionistico come l'aquila reale, il gipeto barbuto (reintrodotto con successo dopo l'estinzione), il gracchio alpino, la pernice bianca, il fagiano di monte e numerose specie di rapaci diurni e notturni. La flora alpina raggiunge livelli di eccellenza con specie endemiche e rare, tra cui la stella alpina, il giglio martagone, la genziana purpurea e centinaia di specie di orchidee selvatiche che fioriscono nei prati alpini durante l'estate.