Vasto e la costa dei Trabocchi

La costa di Vasto vista dal borgo, una mattina di Settembre

Di tutto il litorale adriatico, il tratto abruzzese rientra senza dubbio tra i più belli, grazie al mare pulito e a uno sviluppo turistico che non ha quelle connotazioni urbanistiche selvagge realizzate a scapito dell’ambiente naturale presenti in altre regioni che si affacciano sull’Adriatico. Il mare dell’Abruzzo è sinonimo di Costa dei Trabocchi, con le costruzioni formate da pali e funi a cui sono legate le reti utilizzate per praticare la pesca sin dai tempi antichi che le hanno dato il nome.

Numerose sono le spiagge lungo la costa dei Trabocchi, alcune delle quali ripetutamente premiate con la Bandiera Blu, ma volendosi soffermare nella zona di Vasto, si possono citare due tra le più belle.

A nord di Vasto si incontra la spiaggia di Punta Penna, premiata con la Bandiera Blu 2012. Incontaminata e selvaggia si estende per alcuni km, con la sabbia fine, dorata e le acque basse così pulite da ospitare le tartarughe di mare. Si arricchisce di attrattiva con la presenza delle dune, dove in alcuni tratti è riuscita a crescere la vegetazione, aggiungendo una nota ancora più esotica. Immediatamente limitrofa, si trova la riserva naturale di Punta Aderci, con alcuni sentieri di diversi km percorribili a piedi o in mountain bike, svelando la vocazione verso un turismo eco-sostenibile del territorio.

Se non bastasse la vista di questo tratto di costa allo stesso livello del mare si può salire sul promontorio di Punta Aderci e godere del panorama da un’altra angolazione. Sebbene meno selvaggia, l’ampia spiaggia di Vasto Marina risulta tra le meglio conservate. Anche qui sono fruibili km di spiaggia con sabbia morbida e dorata e i fondali discendono gradatamente con il vantaggio di essere particolarmente adatte al nuoto. Contrariamente alla spiaggia di Punta Penna, qui si trovano alberghi, ristoranti e tutte quelle strutture che la rendono una spiaggia attrezzata seppure rispettosa dell’ambiente.

Vasto - Il Castello (Caldoresco)La leggenda racconta che Vasto fu fondata nel 1170 a.C. dall’eroe greco Diomede e ne uscì un città tanto bella da essere soprannominata l’Atene d’Abruzzo. La città è indissolubilmente legata alla pesca e ci si accorge di questo legame anche passeggiando per i vicoli del centro storico su cui si affacciano le case e i locali dove si  cucina l’ottimo pesce che rende il suo massimo nel famoso “brodetto alla Vastese”. Un profumo che accompagna una visita doverosa alla città passando, ad esempio, per Palazzo d’Avalos, attuale sede del Museo archeologico e della Pinacoteca, con l’ampia terrazza panoramica e i giardini affacciati sul golfo di Vasto, il castello Caldoresco del 1500 e la chiesa di Santa Maria Maggiore che conserva una spina della corona di Gesù Cristo. Un percorso a tutto tondo che abbraccia natura, storia e cucina di Vasto e del suo mare, scoprendo angoli e profumi rimasti intatti nel tempo.    


Autore: Luciana Cattaneo