Tour fra i Sassi di Matera

Sviluppatasi nei secoli sulle conformazione naturali delle rocce di tufo, la parte antica di Matera, ormai nota in Italia e nel mondo come i Sassi rappresenta una delle maggiori attrattive della Basilicata, terra aspra ma ugualmente ricca di bellezze paesaggistiche e un po’ fuori dai soliti itinerari turistici. Nelle abitazioni ricavate dalle rocce sono scritti millenni di storia, dal neolitico al Medioevo, passando ai secoli successivi fino agli anni ’50, quando una legge nazionale decretò lo sgombero per motivi di degrado offrendo ai 15.000 abitanti di allora nuove sistemazioni abitative. La città antica divenne così una sorta di città fantasma nella città, finchè nel 1986 una nuova legge diede inizio alla fase di recupero dei Sassi che portò all’attuale valorizzazione delle antiche abitazioni, soprattutto a scopo turistico, tanto da verificarsi, oggi, un’inversione di tendenza che spinge enti ed organizzazioni locali a salvaguardare i Sassi da un turismo che rischia di diventare troppo selvaggio ed invadente. Un turismo che in parte segue la moda del momento, quella che spinge a visitare i luoghi che hanno fatto da sfondo alle location di film famosi. Infatti, la parte antica di Matera è stata scelta come ambientazione del film “La passione di Cristo” con Mel Gibson per la verosimiglianza con Gerusalemme, ma ben altri 40 film sono stati precedentemente girati tra i Sassi. Un dedalo di piccoli vicoli, apparentemente caotico, dove il tetto di una casa si trasforma in un giardino e diventa il pavimento di un’altra casa, in un susseguirsi di passaggi e labirinti, rendendo spesso difficile stabilire dove finisca la conformazione naturale della roccia e inizi l’intervento architettonico dell’uomo, reso ancora più affascinante con il buio che fa accendere le luci, come in un gigantesco presepe. Per potersi approvvigionare di acqua, gli abitanti dei Sassi hanno costruito nel tempo cisterne e sistemi di canalizzazione dell’acqua che, in alcuni casi, creano tuttora ambienti suggestivi. La parte antica di Matera, dichiarata nel 1993 Patrimonio Unesco, si divide essenzialmente in due zone ricavate  dalle rocce adiacenti la gola di Gravina, il Sasso Caveoso ed il Sasso Barisano, separati dalla Civita, altura rocciosa  su cui domina la Cattedrale, circondata dagli antichi edifici nobiliari. All’interno del Sasso Caveoso, le antiche abitazioni sono rimaste quasi del tutto uguali a com’erano in passato ed in Vico Solitario è possibile visitare la ricostruzione di un tipico ambiente familiare prima che i Sassi venissero abbandonati. Il Sasso Barisano, al contrario,  è stato ampiamente ristrutturato ed ospita moderne  strutture ricettive, dotate di ogni confort, oltre alla sede del Museo della civiltà contadina. Un altro elemento che aggiunge fascino alla parte antica di Matera, sono le chiese rupestri, con l’omonimo parco che si estende nei dintorni della città. Ricche di affreschi e scavate nella roccia, meritano di essere visitate, solo per citarne alcune, S.Pietro Barisano, Santa Lucia alle Malve e il Convicinio di S. Antonio, un cortile su cui si affacciano ben quattro chiese differenti tra loro. Inoltre, gli artigiani di Matera sono famosi per i loro lavori scolpiti nel tufo e per la produzione di fischietti e statuine in terracotta, ma è anche l’aspetto gastronomico a completare la visita ai Sassi, con i tanti prodotti tipici che includono  il famoso vino DOC Aglianico, il pane di Matera dalla forma singolare, i formaggi, la salsiccia Lucanica e la pignata, piatto a base di carne di percora


Autore: Luciana Cattaneo