La magia di Sintra, a due passi da Lisbona

Tra le mete preferite degli abitanti della vicina Lisbona si pone la piccola cittadina di Sintra, oltre che per la comodità con cui si raggiunge dalla capitale portoghese anche per l’atmosfera fiabesca che si respira. 

Una via di mezzo tra le scenografie Disneyane e i paesaggi misteriosi fatti di rovine, strane creature di pietra e piante esotiche accoglie il turista che ne rimane sorpreso. A cominciare dal Castello dei Mori, le cui rovine circondate dalla foresta, dominano misteriosamente la cittadina e i boschi sottostanti.

A poca distanza, il magico parco da Pena con i laghetti, le grandi e lussureggianti piante conduce al Palacio Nacional da Pena in stile davvero bizzarro. Fatto costruire intorno al 1850 da Ferdinando di Sassonia, il palazzo è un mix di soluzioni architettoniche che volevano celebrare la grandiosità e l’originalità del committente, accostando colori come il giallo, il rosa e il violetto nell’aspetto esterno.

Gli interni non sono da meno, con mobili e porcellane colorate, un lampadario costituito da 72 candele e muri dipinti che ingannano l’occhio, sembrando bassorilievi. Altre bizzarrie si possono trovare alla Quinta da Regaleira, una villa con giardini costruita nel 19° secolo da un ricco commerciante brasiliano su progetto dello scenografo italiano L. Manini.

Qua e là sono riportate figure mitologiche e misteriose con strani simboli che richiamano ai Templari e all’alchimia. I pavimenti della villa sono in vetro e nei giardini si celano bizzarre costruzioni tra grotte sotterranee, laghetti e piante esotiche, oltre ad un pozzo profondo 30 mt con relativo percorso a spirale per raggiungere il fondo.

Il Palazzo Nazionale di Sintra domina la città e risale a prima del 13° secolo. Nei secoli successivi fu più volte modificato e anche in questo sontuoso edificio sono presenti curiose decorazioni come quelle sui soffitti  che raffigurano numerosi cigni e gazze. La residenza reale  è costituita da tre edifici che racchiudono la più ricca e antica serie di azulejos del Portogallo, le tipiche piastrelle decorative, che rivestono perfino un soffitto. 

In stile completamente diverso, il Convento dos Capuchos o del Sughero, come viene anche chiamato risale al 16° secolo e fu abitato per quasi 300 anni da monaci che vivevano nelle celle austere, rivestite di sughero, passando per porte strettissime per meglio meritarsi la via del Paradiso.

 Il Parque de Monserrate è un’oasi di vegetazione esotica dall’aspetto volutamente selvaggio realizzato nel 18° secolo, con all’interno un edificio in stile moresco. Completano le attrattive di Sintra, il Museo del Giocatolo con 20.000 pezzi esposti che vanno dagli albori della storia fino ai tempi moderni e il Museo di Arte Moderna che ospita mostre temporanee e permanenti, come quella dedicata alla pop art e Andy Warhol.

L’eccentricità si può ritrovare anche fuori da Sintra, raggiungendo la spiaggia di Praia Grande dove si trova la piscina di acqua salata più grande d’Europa. Poco distante da Sintra, non può mancare nemmeno il magico panorama di fronte all’oceano che si può ammirare dalle maestose scogliere di Cabo da Roca, dove una scritta ricorda, al di sopra delle potenti onde che si infrangono sulle ripide rocce, che lì “la terra finisce e incomincia il mare”.

 


Autore: Luciana Cattaneo