Kalavryta: dal mare alle montagne della Grecia

Town of KalavrytaVolendo cercare una divagazione allo splendido mare della Grecia ci si può spostare all’interno per conoscere anche la parte montuosa della patria degli dei. Giunti a Patrasso, si costeggia per circa 50 km il litorale nord-orientale del Peloponneso per dirigersi poi verso l’entroterra con destinazione Kalavryta.

In questa località turistica estiva immersa nelle montagne dell’Acaia che in inverno si tinge di bianco e diventa il centro sciistico della regione, si giunge per alcuni buoni motivi: il clima è gradevolmente fresco, l’atmosfera è tranquilla e promette un soggiorno a tutto relax, ma non solo.  Da Kalavryta si possono raggiungere alcune vicine destinazioni di particolare interesse.

Spileo LimnonLa più insolita è costituita dalla Grotta dei Laghi, unica nel suo genere in tutto il mondo, in quanto al suo interno sono presenti ben 13 laghetti. I piccoli bacini d‘acqua sono disposti su tre livelli così da formare piccole cascate, soprattutto quando si scioglie la neve e l’acqua che li alimenta si fa più abbondante. La visita all’interno della grande grotta dagli ambienti surreali, illuminati con giochi di luce, avviene accompagnati da una guida che parla inglese. Si passa, così, tra i meandri di un fantastico mondo sotterraneo fatto di passaggi e gallerie create nella notte dei tempi.

05 Road from Diakofto to KalavrytaPer altre gallerie e passaggi scavati nella roccia passa il trenino a binario unico che fa servizio da Kalavryta a  Diakoftò, arrampicandosi intrepido sulle ripide scarpate ricoperte di vegetazione, tra le aspre pareti di roccia e su fragili ponti che sembrano miracolosamente sospesi nell’aria, verso luoghi che non sarebbero altrimenti raggiungibili. Salirci sopra per un’escursione che non supera i 40 km all’ora offre uno spaccato della montagna in Grecia, dove i pendii aridi si alternano alle macchie verdeggianti dei boschi.

Mega SpileonTutta un’altra storia, ancora, è quella raccontata dal convento di Mega Spileon, a ridosso di una ripida parete rocciosa a 10 km da Kalavryta. La sua mole che si sviluppa su 8 piani, ricorda una fortezza e più volte nel suo passato ha dovuto fronteggiare minacce dai risvolti tragici che hanno coinvolto i monaci che vi risiedevano. Fondato nel lontano 362 d.C., deve il suo aspetto attuale alle numerose ricostruzioni nell’arco del tempo a causa dei vari incendi subiti, in ultimo quello durante la seconda guerra mondiale per mano degli occupanti tedeschi.

Oggi, il convento ospita un museo di arte sacra ed una chiesa settecentesca dai pregevoli affreschi, celebrando la sua imponente presenza tra le montagne dell’Acaia ogni anno, il 15 di agosto. Una Grecia, quella di Kalavryta, che si veste dei toni aridi dei suoi crinali e delle rocce,  inframezzati dal verde, in contrapposizione al blu profondo del mare dei litorali e all’azzurro cangiante del cielo.


Autore: Luciana Cattaneo