Suggestive descrizioni delle Isole Tremiti

Ciao a tutti! Vi voglio raccontare una giornata davvero fantastica che abbiamo trascorso lo scorso agosto e che ci ha fatto capire come tante volte non serve andare lontano per trovare … un vero Paradiso terrestre! Di località turistiche, amici miei, ne ho viste tante, ma io e i miei compagni di viaggio (siamo due giovani coppie) non abbiamo dubbi: le isole Tremiti, in Provincia di Foggia, sono una vera perla della nostra Italia ... ora posso dire che a ragione le Tremiti sono note anche come le “Perle dell’Adriatico”!
Le Tremiti si compongono di diverse isole (San Nicola, San Domino, Cretaccio, Caprara e, a oltre dieci miglia da queste, Pianosa) ma, dato che abbiamo a disposizione solo una giornata, noi abbiamo scelto di visitarne una sola, la più grande: San Domino.
Siamo sbarcati dopo meno di un’ora di navigazione da Termoli, una città non molto nota, ma che meritava sicuramente almeno una visita di qualche ora. Non abbiamo mancato, comunque, di apprezzare la visuale dal belvedere del borgo antico, che domina il porto e si affaccia sulla spiaggia, colorata di ombrelloni.
Arrivati di buon mattino, il porticciolo di San Domino, quasi sul livello del mare, ci ha accolti con un vento festoso che, mentre scuoteva le cime delle palme (e, non so a voi, ma a me le palme già mi sanno di luogo incantato e lontano!), pareva volerci avvolgere per inebriarci con il profumo intenso della salsedine e della folta macchia mediterranea, che troneggia rigogliosa in ogni zona dell’isola.
Armati di zaini, asciugamani, maschera e boccaglio, abbiamo visitato alcune delle calette più affascinanti di San Domino (almeno a quanto dicono alcune informazioni reperite qua e là su internet, la sera prima di partire!).
Il momento che mi ha entusiasmato di più è stato quando, dopo esserci quasi persi dentro una fittissima boscaglia, dove, in certi punti, una frizzante aria fresca e umida mi richiamava alla mente i sentieri di alta montagna, all’improvviso ci siamo ritrovati a ridosso di un’alta scogliera: ancora ho negli occhi l’immagine di quel verde intenso della vegetazione che pareva tuffarsi in un blu intenso e dalle mille sfumature.
A proposito di tuffi, ovviamente la maggior parte del nostro tempo l’abbiamo speso in acqua; purtroppo non sono una nuotatrice tanto abile da andare in profondità, ma vi assicuro che, anche con una semplice maschera che permetta di tenere gli occhi spalancati, ho potuto apprezzare una miriade di “tesori sommersi”. Granchi, murici, ostriche, molluschi di vari tipi e conchiglie, spesso “abitate”, spuntavano dagli scogli, dove ondeggiavano sinuose alghe bianche, verdi e rossastre. Pesci di numerose specie (spigole, orate, merluzzi, sgombri etc…), anche di grandezza notevole, seguivano, più in profondità, la scia delle mie bracciate, mentre restavo circondata da una miriade di pescetti in superficie che, rendendo...

Autore: giovane turista  - Viaggio del 08/2007


















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