Gita a Praga

La gita dell’ultimo anno di liceo è uno di quei viaggi che ti rimangono nel cuore. Si aspetta con ansia, per cinque anni e poi quando arriva è un brivido. Questo brivido per me si chiama Praga. È lì che abbiamo fatto la nostra tanto attesa gita, nella “città dorata” e dove ho trascorso insieme ai miei compagni di classe dei giorni speciali.
Siamo partiti da Fiumicino, il viaggio è durato tre ore. Eravamo talmente emozionati che nessuno di noi non riusciva a trattenere l’euforia per la partenza: non riuscivamo a stare seduti neanche sull’aereo perché eravamo totalmente increduli: il viaggio più importante della nostra vita si stava concretizzando.
La cosa che più mi ha colpito, è stata la malinconia che emana questa città. Se fosse una persona, la paragonerei ad una bellissima ragazza che in seguito ad una caduta sta cercando si rialzarsi e che da quella caduta ha trovato una grande forza.
La prima tappa della nostra gita è stato il Castello di Praga. Era immenso e pieno di giardini, ho scoperto che è il più grande castello esistente. A quanto pare, misura più di 7 campi da calcio messi insieme. Li abbiamo passato quasi tutto il primo giorno.
La Cattedrale di San Vito è stata la nostra seconda meta. La nostra Professoressa di arte ci ha spiegato nei minimi particolari l’architettura della chiesa che è di epoca recente pur sembrando un monumento architettonico risalente al gotico.
Il vecchio palazzo reale è la zona più antica del Castello di Praga insieme alla basilica di San Giorgio che si trova anche questa nel cuore del Castello.
Ricordo che quella mattinata abbiamo avuto la fortuna di vedere il cambio della guardia, quello più formale che c’è ogni giorno alle 12 in punto.
Nel pomeriggio attraversando il quartiere di Malà Strana, quartiere caratteristico che si trova nei pressi del Castello, abbiamo fatto un giro per quella zona per acquistare qualche ricordo della città.
La nostra giornata si è conclusa su Ponte Carlo, che collega la città vecchia al quartiere di Màla Strana. Con i suoi artisti e musicisti di strada è stato sicuramente uno dei momenti più entusiasmanti e intensi della nostra gita.
Una delle cose più misteriose e affascinanti che abbiamo visto durante la gita è stato il famoso l’orologio astronomico, nella Piazza della Città Vecchia. La leggenda vuole che il costruttore dell’orologio sai stato accecato affinché gli fosse impedito di costruire un altro orologio così bello.
Uno degli ultimi posti che abbiamo visitato è stata Piazza San Venceslao, nota per essere il simbolo della Primavera di Praga. I nostri professori ci hanno raccontato la storia del giovane studente di filosofia, Jan Palach, morto dopo essersi dato fuoco come gesto dimostrativo, in nome della libertà contro l’oppressione del regime comunista.
La nostra gita stava per concludersi e noi non volevamo tornare assolutamente tra i banchi di s...

Autore: V° F


















Contatti |  News nel tuo sito |  Archivio notizie |  Mappa del sito |  Racconta un viaggio
utenti ip tracking