Qualche giorno a Bologna

Il viaggio a Bologna è stato per me motivo grande entusiasmo e per questo, ve lo voglio raccontare affinché tutti possano scoprire l’emozione che ho provato nel vivere quei tre gironi indimenticabili…
Bologna, città universitaria, rappresenta nell’immaginario collettivo, tutto quello che uno studente vorrebbe vivere nella sua esperienza universitaria.
Così, pensavo che prima o poi avrei fatto un giro da quelle parti. La vita romana mi dava tutto quello di cui avevo bisogno, ma avevo il desiderio di vivere un’esperienza diversa, breve e intensa.
Avevo rimandato per molto tempo questo tanto atteso viaggio: esami e ristrettezza economiche (in cui vivono gli studenti fuori sede), bloccavano sistematicamente la mia voglia di partire. Così un giorno, dopo aver lavorato sodo per un mese in un pub, lavoro che mi permetteva di non turbare i miei studi, sono partito…
Dai racconti dei miei amici, avevo sentito parlare di Via Zamboni, e di altri luoghi famosi che i miei amici frequentavano nelle serate bolognesi.
Appena arrivato mi sono sistemato a casa di un vecchio compagno di scuola che, ormai da anni, studia medicina nel capoluogo emiliano e che tanto gentilmente mi stava ospitando.
Anche per lui era un periodo di calma, per quanto riguardava la sessione di esami e così abbiamo potuto vivere e condividere insieme questo viaggio. Nonostante i pochi giorni che avevo davanti, e nonostante ho avuto la possibilità di girare il mondo, quel viaggio ha un posto particolare nella mia mente… Mi aveva trasmesso una tale serenità che ero tornato a casa con un altro spirito.
Passeggiare sotto i portici può sembrare una cosa scontata agli abitanti della città padana, ma non lo era per me, abituata ad una splendida metropoli ma che non è affatto a misura d’uomo. C’è davvero poco tempo da dedicare al passeggio o addirittura è quasi impossibile andare in bici, cosa che, in quei tre giorni di soggiorno bolognese, ho fatto praticamente tutti giorni, grazie ad un’amica di Giuseppe, che ci ha gentilmente prestato le biciclette.
Giuseppe mi ha detto che ci sono più di 38 km di portici e praticamente, quasi tutto il centro di Bologna ne è interamente ricoperto, cosa che permette di ripararsi da pioggia e vento durante l’inverno: l’ideale per una città che ha inverni molto rigidi.
Artisticamente offre molti luoghi che rivestono grande interesse, come ad esempio, la Torre degli Asinelli e la Torre della Garisenda che sono i simboli della città.
Le serate passate insieme agli amici di Giuseppe a Via Zamboni e a discutere con ragazzi della mia età degli ideali e dei nostri sogni, sono un ricordo indelebile. Anche a Via del Pratello e Vicolo Bolognetti abbiamo passato un’ottima serata, a bere una birra e a scambiare qualche parola con i ragazzi e le ragazze che avevo conosciuto nei due giorni precedenti. Ma la cosa che mi è rimasta più nel cuore di Bologna è sicuramente Piazz...

Autore: francy84


















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