Andalusia

tati i santi della città, difficile avvicinarsi, con i turisti che di accalcano per fare foto, passiamo alla Capilla Real (in stile plateresco), la Grande Sacrestia, il tesoro della cattedrale, le cappelle ai lati, in particolare visitiamo la Cappella San Antonio con due capolavori del Murillo, monumentale la tomba di Cristoforo Colombo.
Saliamo a piedi sulla Giralda, percorrendo la facile salita che parte dall’interno cattedrale, dalle finestre moresche, alcune con piccoli balconi, si gode un magnifico panorama della città, il percorso in salita è agevole (in origine passavano anche i cavalli), arriviamo in cima, naturalmente molto affollata, da cui si gode un magnifico panorama della città.
Scendiamo e ci riposiamo all’ombra degli alberi di aranci del Patio de los Narajos, uno dei pochi resti dell’antica moschea, adibito dai mussulmani alle abluzioni (da non perdere), naturalmente oltre agli aranci troverete le fontane con i piccoli canali che dalla fontana portavano l’acqua in tutto il patio.
Nel pomeriggio ci dirigiamo alla Casa de Pilatos, (euro 8 a testa per la visita completa)
Il nome è dovuto al fatto che nella via crucis che si svolgeva a Pasqua in questo edificio vi era la stazione intitolata a Ponzio Pilato.
Si entra nel Patio Principal, un magnifico cortile circondato da archi appoggiati su colonne, nel mezzo la fontana di marmo bianco, le pareti sono ornate da splendidi azulejos e arabeschi, nicchie con busti e statue di personaggi dell’antichità (Cicerone, Annibale ecc), non meno pregevoli le varie stanze con pareti finemente ornate da azulejos.
Prima di tornare in albergo, ci facciamo un giro con un altra linea circolare (C3).
Quindi cena “Al solito posto”, non prima di aver fatto quattro passi la per la moderna e pedonalizzata Calle Sierpes, la via più commerciale, come sempre affollatissima, tra l’altro è anche sabato.
Marzo 30: Seconda Tappa: Cordova
Alle 9 prendiamo il treno per Cordova, arriviamo alla 10,20 in perfetto orario, il treno locale è pulito e moderno.
Dalla stazione un pullman di linea ci porta in prossimità della Mezquita, il monumento si trova nelle vicinanze del Guadalquivir (che ha un aria meno maestosa di Siviglia) e del Ponte Romano (di cui rimangono solo i 12 archi su cui poggia, alcuni sono stati aggiunti dagli arabi dopo la conquista della città.
Iniziamo la visita dal quartiere ebraico (Juderia), che si trova nelle vicinanze della Mezquita, il quartiere è in gran parte pedonalizzato, si cammina lungo strette viuzze con casette bianche con i tipici patio, visitiamo il Campo Santo de los Martires, una bella piazza ombreggiata, in ricordo dei cristiani uccisi durante la dominazione mussulmana, quindi la piccola Sinagoga del 1315 (gratis per i cittadini UE), con decorazioni stile mudejar, di fronte il Zoco (mercato, ora un negozio di artigianato), i resti della muraglia medioevale (Puerta de Almodovar). <...

Autore: ferny forner  - Viaggio del 04/2008


















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