BELLEZZE D’ITALIA

chiusa in una vasta insenatura compresa tra Capo Taormina e Capo Schisò, al suo interno vi sono bellissime spiagge con rinomati lidi e naturalmente una zona archeologica con annesso museo. Nel pomeriggio raggiungiamo TAORMINA, a 200 metri di altezza proprio sopra i Giardini Naxos, dove cominciamo le nostre visite dal Teatro Greco (foto) risalente al III secolo a.c. e modificato dai romani nel II secolo a.c. in anfiteatro, originariamente il Teatro aveva dimensioni più grandi, con il suo diametro di 110 metri è secondo solo a quello Siracusano. Poco distante dal Teatro ammiriamo un opera risalente ai tempi romani le “Naumachie”, si tratta di un vasto bacino artificiale, che in occasione degli spettacoli veniva riempito di acqua, la costruzione originaria era immensa, ora gran parte resta coperta da Corso Umberto, ed è proprio percorrendo questo corso che arriviamo in pieno centro cittadino dove visitiamo il Duomo di San Nicolò e la fontana posta nel piazzale antistante risalente al 1635. (foto) Considerato il clima piacevole ci congediamo una cena, scegliendo naturalmente un ristorante con terrazza panoramica, dopo cena restiamo ancora un po’ a goderci il panorama, anche se rischiamo di passare la notte all’addiaccio. Lasciamo Taormina e riprendiamo l’autostrada Messina - Catania per raggiungere Siracusa, superiamo la città dei “Malavoglia” di Giovanni Verga, (Acitrezza) e giungiamo a destinazione verso le 23.00, vista l’ora ci fermiamo senza indulgi al primo hotel con camere disponibili (dopo tre tentativi), alloggeremo qui per le prossime due notti.
Nel primo dei due giorni che trascorreremo a SIRACUSA, visitiamo la zona che ospita il maggior numero di monumenti dell’era Greca e Romana, il Parco Archeologico della Neapolis appena dentro troviamo la Basilica di San. Nicolò dei Cordari risalente al XI d.c., oggi ospita un ufficio turistico, quasi posto di fronte alla Basilica c’è l’Anfiteatro Romano datato III secolo d.c., di forma ellittica misura 140 x 90 metri e sotto l’arena 70 x 40 metri, più avanti troviamo il famoso Orecchio di Dionigi (foto) ovvero una grotta alta 23 metri e larga dai 5 agli 11 metri con una particolare forma che ricorda appunto un orecchio, si sviluppa in profondità per 65 metri, inoltre questa grotta è dotata di particolari proprietà acustiche che amplificano i suoni fino a 16 volte, per questa caratteristica e per la sua forma che Michelangelo di Caravaggio la sopranomino Orecchio di Dionigi dando forza alla leggenda sul famoso tiranno Dionisio. Infine visitiamo il Teatro Greco, (foto) la parte meglio conservata è quella scavata nella roccia mentre la parte alta della cavea è del tutto mancante, questo teatro per le sue notevoli dimensioni è il più grande di tutta la Sicilia. Lasciamo il Parco e rientriamo in hotel per una rinfrescata, poi riscendiamo e raggiungiamo l’isola di Ortigia collegata al resto della città da tre ponti, qualche foto alla splendida facciata in sti...

Autore: Savino Larosa


















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