DA ISTANBUL A TASKENT

pkapi Sarayi centro dell’impero Ottomano tra il XV e XIX sec. al suo interno è racchiuso un enorme tesoro che, solo in parte viene esposto al pubblico, tra cui l’inestimabile collezione di miniature di manoscritti medioevali e le reliquie del Profeta Maometto custodite nel padiglione del Mantello Sacro. Lasciamo il palazzo è ci rechiamo nell’adiacente Museo di Santa Sofia, questo edificio risalente al VI secolo era considerato l’edificio sacro più importante del cristianesimo quindi la chiesa più importante di Istanbul, trasformata in Moschea dopo la conquista Ottomana di Costantinopoli e, solo in tempi recenti (1934) l’edificio e stato adibito a Museo. La giornata è trascorsa molto velocemente quindi ci rechiamo in un ristorante tradizionale turco per assaporare qualche specialità del posto, poi raggiungiamo l’hotel. L’indomani visitiamo la Moschea Sultan Ahmet Camil, comunemente conosciuta con il nome di Moschea Blu per via delle sue pareti, archi e colonne interamente rivestite di splendide maioliche di colore blu che, rischiarite dalla luce solare che filtra dalle 260 finestrelle conferisce alla grande sala di preghiera un’atmosfera surreale, altra particolarità di questa Moschea risalente al XVII secolo e la presenza di ben sei minareti, superata in questo solo dalla Moschea della Kaaba alla Mecca che ne ha sette. Successivamente visitiamo anche la Moschea di Solimano progettata nel XVI secolo, caratterizzata dalla sua cupola alta 53 metri e con un diametro di 27.5, la sala preghiera può ospitare più di 5000 persone. Siamo quasi al tramonto ma c’è ancora tempo per salire su un vaporetto e navigare sul Bosforo, anzi è proprio la luce rossastra del sole al tramonto che riflettendo sull’acqua conferisce a questa città un’atmosfera unica, come è unico il fatto che questa metropoli sia la sola al mondo ad occupare due continenti Europa e Asia. Sarebbe bello trascorrere la serata nei tanti quartieri pieni di ristoranti, night-clubs e Jazz clubs, ma preferiamo rientrare in hotel è sistemare le nostre moto per cominciare a macinare chilometri.
L’indomani alle prime luci dell’alba partiamo per Ankara capitale della Turchia, città moderna proiettata verso il futuro, qui poco più di un secolo fa c’era solo un borgo sperduto nella sterppa. Secondo la legenda il nome di Ankara proviene dall’antico nome della città Anchira cioè l’ancora, infatti Re Mida ricevette in sogno da Dio l’ordine di fondare una città la dove avesse trovato l’arca di Noè, l’Arca non fu mai trovata, ma in cima ad una collina alta 900 metri ed a 400 chilometri dal mare fu trovata un ancora che secondo Re Mida appartenesse all’Arca di Noè, per cui vi fondò Anchira (l’ancora). Visitiamo il Mausoleo di Ataturk costruito nel 1953 la cui architettura concilia moderno e passato, successivamente ci spostiamo nel quartiere di Kocatepe per visitare l’omonima Moschea, la più grande della città edificata tra il 1967 ed il...

Autore: Savino Larosa


















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