Una settimana in Andalusia

porte, la Puerta de San Esteban (anno 855) credo sia la più antica e interessante.
La moschea fu costruita al posto di una chiesa visigota, peraltro gli arabi la sottoposero nel tempo a molti ampliamenti, poi i re cattolici vi costruirono una monumentale cattedrale in stile barocco.
Entriamo (euro 8 a testa, per me 4, più la solita audioguida 3,5 euro), dalla porta Santa Caterina), ci troviamo nel Patio de los Naranjos, entriamo quindi nella chiesa e ci stupiamo della “foresta delle colonne”
Così sono chiamate le 850 colonne che danno un senso di infinito (in passato erano 1260), alcune sono di provenienza romana altre visigota e africana, sulle colonne poggiano magnifici archi, peccato che quando l’abbiamo visitata erano in corso grossi lavori di ristrutturazione, da non perdere il mihrab, capolavoro di arte mussulmana, nicchia orientata verso la Mecca, ammiriamo i magnifici mosaici oro e blu, la rappresentazione dell’albero della vita simbolo dell’eternità.
Anche la parte cristiana si presenta come una delle più belle realizzazioni dell’arte spagnola, la Capilla Real (1258) presenta decorazioni in stile mudejar, la costruzione presenta caratteri gotici e barocchi.
Prima di uscire, ci riposiamo un po’ al Patio del Los Naranjos, poi in treno torniamo a Siviglia.
E’ l’ultima sera che siamo a Siviglia, dobbiamo salutarla come merita, andando un in ristorante con specialità del territorio, decidiamo di tornare a Casa Manolo.
Ci riceve il solito cameriere dei disegni, ampi sorrisi, quando passa a servire gli altri tavoli, ci fa vedere i piatti e li indica sul menu, poi ci serve vino, birra, pane, alcuni assaggi di verdure poi gamberi in salsa all’aglio, guisantes (fagiolini) con jambon, lomo de cerdo al forno, crema catalana, tutto per 41 euro in due.
Marzo 31:
mattinata dedicata al quartiere popolare di Triana, situato sulla riva destra del fiume, in passato quartiere gitano, sui muri delle bianche case,simpatiche targhe che ricordano gli azulejos, visitiamo la chiesa di Santa Ana (1280), una delle più antiche di Siviglia, circondata da molte leggende, lo stile è gotico mudejar, all’interno un bel Retablo del XVI secolo, andiamo quindi alla Plaza del Altozano, quindi la Calle de Castilla con i suoi patio, visitiamo la Capella del Patrocinio.
Decido quindi di riattraversare il ponte e passeggiare sul lungofiume, mi avvicino alla Torre de Oro, torre difensiva costruita dai mussulmani, vado a vedere la Plaza de Toros La Maestranza, l'omonimo teatro e l’Hospital de la Caridad con la sua tipica facciata barocca e la Capilla con i tipici pannelli azulejos.
A proposito dell’arena La Maestranza, ho notato che le corride non sono più molto importanti, infatti, se non si passava davanti all’arena, non avremmo nemmeno saputo che, nel periodo del nostro soggiorno, si svolgevano corride, non vi sono più le locandine in quasi tutte le vetrine dei negozi o n...

Autore: ferny Forner  - Viaggio del 04/2008

Siviglia - Torre de Oro
Cordova Mezquita
Granada - Albaicin
Granada - Alhambra

















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