Sappada: una perla delle Dolomiti

i lati, sul modello delle chiesette della vicina Carnia, dalle linee semplici e armoniose.
Via Crucis in borgata Mulbach, con una serie di 13 cappelline delle stazioni che conducono alla Chiesetta del Calvario accanto alla quale si elevano le tre croci del Golgotha.
Cappellina di Sant'Antonio, situata nella parte alta di borgata Bach, costruita nel 1726, è la più antica cappella di Sappada. Sopravvisse miracolosamente all'incendio del 1908 che distrusse la borgata Bach. L'interno è caratterizzato dall'abside poligonale e da una pregevole volta a vele decorata ad affresco con i simboli degli evangelisti.
Lingua sappadina

Il dialetto o meglio la lingua di Sappada è affine a quello bavaro-tirolese parlato nelle comunità germanofone della Carnia come Sauris e Timau, ma anche al cimbro. Per le sue particolari caratteristiche, è spesso oggetto di studi, ricerche, convegni e tesi di laurea; recentemente è stato valorizzato anche nelle aule scolastiche di Sappada.

Tradizioni e folklore

Il folklore sappadino si esprime attraverso le danze e le musiche del gruppo folkloristico degli Holzhockar (i taglialegna), composto da una trentina di elementi, tra ballerini e musicisti. Il gruppo esegue le danze mimiche della vita di un tempo; con i loro costumi tipici sappadini e l'allegria dei balli e delle musiche animano le sagre e le feste del paese.

Le tradizioni sono numerose e tenute vive. La più nota riguarda il Carnevale con i suoi festeggiamenti e le maschere tipiche. Tra le tradizioni religiose, va ricordato il Pellegrinaggio al Santuario della Madonna Addolorata nel paesino di Maria Luggau in Carinzia (Austria), che tutti gli anni il terzo week-end di settembre, i sappadini e alcuni turisti compiono a piedi, attraverso il sentiero che in circa 9 ore di cammino conduce in Austria.
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Autore: cesare albanesi

maschere di carnevale

















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