Una settimana in Andalusia

Casa Manolo, che ci avevano consigliato alcuni amici, ma che è anche indicato in alcune guide turistiche tra i ristoranti economici.
Il locale è molto semplice, frequentato da clientela locale, il menù presenta solo piatti di cucina spagnola, il cameriere parla solo spagnolo, però ci aiuta a scegliere disegnando sulla carta i piatti del menu, ordiniamo zuppe, esparragos con jamon, tortilla de patatas, natillas de la casa, macedonia, tutto ben fatto, spesa 26 euro in due compresi vino e caffè e pane (bisogna ordinarlo come se fosse una portata).
Venerdì 28 Marzo: dopo aver fatto colazione in un bar, cerchiamo un’edicola, notiamo che, al contrario di Granada, è difficile trovare giornali italiani ed esteri, le edicole trattano esclusivamente giornali locali, li troveremo, per caso nelle vicinanze del Barrio di Santa Cruz.
Ci dirigiamo verso il Real Alcazar, percorrendo la calle Saragozza e le strette viuzze (circolano anche i minibus pubblici), arriviamo alla Plaza Nueva, una bella e grande piazza rettangolare, circondata da palme, con il monumento a S. Fernando, da questa piazza inizia l’avenida de la Constitution, dove c’è l’Ayuntamiento, un imponente edificio del 1500, con una bella facciata, in stile plateresco, uno stile architettonico e decorativo nato in Spagna nel XV secolo, utilizzato per facciate e finestre, l’edificio presenta una splendida facciata con figure storiche e leggendarie tra cui Giulio Cesare, Ercole.
Arriviamo quindi a Los Reales Alcazares (ingresso 5 euro, gratis per studenti e anziani) la più antica residenza reale, infatti, è ancora parzialmente adibita a residenza dei re di Spagna, la costruzione è costituita da più palazzi, edificati con stili architettonici diversi, che vanno dall’arte araba al rinascimento, passando per il gotico.
Il primo palazzo fu costruito nel X secolo dagli arabi come palazzo del governatore, successivamente alla riconquista, i re cristiani ampliarono la costruzione, con l’aiuto di artisti arabi, che presenta quindi stili diversi, l’esterno, sembra una muraglia di una fortezza, anche per la presenza di torri merlate.
Entriamo per la Puerta del Leon, e accompagnati dall’audioguida (indispensabile, euro 3,5) visitiamo i palazzi, ammirando i magnifici patio, con eleganti archi e sculture ed in particolare ci soffermiamo al Patio de las Doncellas (quello che mi è piaciuto di più), anche per i fantastici azulejos (mosaici), il Patio de las Munecas, il Salon de Dona Maria de Padilla e il Salon degli Embajadores, con colonne che provengono ad antichi palazzi arabi, devo dire che la visita è stata una vera festa per i nostri occhi.
Nel Palazzo Gotico ci soffermiamo in particolare nel salone dei tappeti, quindi visitiamo i magnifici giardini, che non sono quelli originali, infatti, furono, per così dire, ristrutturati dandogli la forma attuale tra il XVI e il XX secolo,anche qui una sequenza di patio e giardini, molto ...

Autore: ferny Forner  - Viaggio del 04/2008

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